lunedì 27 giugno 2011

Preparazioni inesistenti e festeggiamenti reali.

Ore 13.00 di domenica.

IlTonico: "Prontooooo? Sei tonica?  Sei pronta?Ti passo a prendere tra mezz'ora."
Taglia46: "Ma pronta di che? Che ci dovevamo sentire alle nove!"
IlTonico: "Dai, dai, che ci facciamo una quindicina di chilometri e poi torniamo."
Taglia46: "Ma adesso? Ma tu sei fulminato! Fanno 40 gradi all'ombra"
IlTonico:"Muovi le chiappe.Ti devi abituare a camminare sotto il sole."
Taglia46: "Mmm, si sono d'accordo ma adesso non posso, ho preso un altro impegno."
IlTonico: "No, ma dai ma sei infame."
Taglia46: "Vabbè ma perchè? Mi dovevi chiamare stamattina presto. Hai latitato e io mi sono organizzata. In fondo me l' avevi detto te."
IlTonico: "Si, vabbè, hai ragione, ho capito, ma tu non sei in forma."
Taglia46: "Ohhhhhhhhhhhh, ma come ti permetti?"
IlTonico: "Fai la seria, tu sei pigra, sedentaria, non hai mai fatto in vita tua più di due chilometri in una botta sola. Se non ti alleni non ce la farai mai."
Taglia46: "Innanzitutto ti ringrazio per il ritratto delizioso, e poi io sono una sportiva....vabbè non proprio, però me la caverò benissimo e poi se proprio stramazzo, ci sono gli autobus, i treni, i carretti..."
IlTonico: "Sei la solita facilona. Se ti prendi i crampi il terzo giorno, io ti lascio per strada"
Taglia46: "Maledetto."
IlTonico: "E' cosi. Muovi le chiappe, sto venendo da te."
Taglia46: "Nooooooooooo!"
IlTonico: "Testona."
Taglia46: "Cafone."

Tu-tu-tu-tuuuuuuu......

DIeci minuti dopo.

Taglia46: "Pronto Tonico?"
IlTonico: "Che vuoi?"
Taglia46: "Seeeeenti, ti volevo chiedere una roba...."
IlTonico: "Eh."
Taglia46: "Ma facendo trecento chilometri in quindici giorni, secondo te dimagrisco?"
IlTonico: "Almeno quattro chili."
Taglia46: "Ottimo."
IlTonico: "Allora ti passo a prendere?"
Taglia46: "Noneeee."

Tu-tu-tu-tu-tu-tuuuuuuuuuuuu.....


Taglia46 e il suo amico storico "IlTonico", si stanno preparando (?) per affrontare i trecento chilometri dell'ultimo tratto del cammino di Santiago di Compostela. L'atea e il fervente cattolico affronteranno l'impresa ad agosto, sotto il sole, tra stradine di campagna e chiacchiere e silenzi infiniti e pacifici.
Taglia46, nonostante preveda giorni di fuoco a causa della sua preparazione atletica mancata, ha festeggiato preventivamente la perdita di circa 4 chili, con un bicchiere di porto e un sigaro cubano.

sabato 25 giugno 2011

Niente fiori ma opere di bene.

Perchè Taglia46, ogni volta che condisce i suoi scialbi pranzi con quantità camionesche di  peperoncino, si dimentica che, prima di lavarsi abbondantemente le mani,  non deve strofinarsi gli occhi e toccarsi il naso?

mercoledì 22 giugno 2011

Le trote di Vieste.

Ecco cosa cercavano alcuni googolisti et similia che si sono ritrovati catapultati sul blog di Taglia46.
Io non commento, ve le getto in pasto così, nude e crude, perchè possiate farlo voi e continuare a farmi ridere...vabbè, fo un commentino solo.....

belle gambe e cosce di trentenni;

che taglia porta Jennifer Lopez;

proprietà della banana;

andare a correre alle sette di mattina;

autoscatti pericolosi;

cercasi due tro*e a Vieste...............amico, te lo dico io, di sicuro hai sbagliato a digitare....stavi cercando le  trote a Vieste, vero???

lunedì 20 giugno 2011

Prime volte.

Taglia46 ieri pomeriggio si è ritrovata per caso nel bel mezzo di una spiaggia affollata da atletiche signore in bikini e fustacchioni tatuati: era andata a trovare un ragazzo pazzo che abita in riva al mare e si era stupita di vedere così tanta gente seminuda in giro per le strade, perchè il  calendario, nella casa e nella  testa, le era rimasto puntato a inizio marzo. In un lampo ha capito e complice il doppio asciugamano del ragazzo pazzo, colto di sorpresa ma sempre pronto alle emergenze da bravo uomo di mare qual'è, ha affrontato la sua prima giornata marittima della stagione.  Sole-repellente di natura e con il freddo dell'inverno ancora addosso, Taglia46 ha però impiegato tre minuti tre, per essere coinvolta nel giro di chiacchiere-musica-asciugamano.
Sarà stato il sole alto, l'effetto benefico di un mojito vista mare, le chiacchiere e le risate in libertà, l'espressione soddisfatta del ragazzo pazzo che ha sfoggiato un fisico da urlo dopo qualche eccesso, ma per la prima volta nella sua vita, Taglia46 se n'è fregata della pelle bianca, del pelo superfluo, delle mollezze di un corpo imperfetto e soprattutto della mancanza di costume: ha lanciato magliettina e gonnellina in faccia alla vicina di asciugamano sfiorando la rissa, ha minacciato e convinto  il ragazzo pazzo a buttarsi in acqua e si è ritrovata fradicia dalla testa ai piedi, capendo in un momento che sfidare i cavalloni, ridere a crepapelle, mischiarsi le ossa, e sentirsi belli e impossibili in mutande e reggiseno, ti butta dritto dritto in paradiso.

venerdì 17 giugno 2011

"Cambia il tempo ma noi no."

P: "Ciao cicciotta, ci sentiamo domani."
T46: "...e nooooooooooooooo"
P: "Oddio, che ho detto?"
T46. "Cicciotta, mi hai detto cicciotta, ecco."
P. "Ma ti chiamo così da quando pesavi 40 chili ed eri alta 1 metro e 20..."
T46: "Si vabbè, ma vent'anni fa non c'avevo ancora aperto  un blog..."

martedì 14 giugno 2011

Diavolerie.

...quando la tua bilancia segna 66,6 è ora di chiamare un esorcista...
Ne conoscete uno bravo????

p.s. Taglia46 è ufficialmente soddisfatta di questo risultato. Nonostante i propositi utopistici di superare la prova costume entro giugno, è fiera di se stessa e... poi e poi e poi preferisce la montagna!

sabato 11 giugno 2011

Farfalle e "bacarossi".

Stamattina Taglia46 è una molla, è irrefrenabile, ha energia per muovere una centrale idro-elettrica con la sola forza del pensiero. Nonostante abbia fatto le ore piccole e, come al solito, gli stravizi, si è svegliata alle sei e mezza ed è uscita con la scusa di andare a prendere il giornale perchè aveva voglia di  parlare parlare, parlare con chi avrebbe  avuto la sfortuna di incontrarla per strada. Si è guadagnata una bella figura di melma, presentandosi, al rientro nel suo palazzo, ad un aitante giovanotto che faceva le pulizie nella sua scala, stordendolo con parole affastellate e senza senso per poi finire contro un secchio pieno d'acqua, poggiato lì in bella evidenza. Taglia46 ha riso da sola pensando a quello che combina un colpo di fulmine.
Ieri sera, Taglia46 si è innamorata senza ritorno. Dopo un corteggiamento spiccio ma romantico, si è persa in altri occhi e ha provato lo stordimento di essere solo in due nell'universo, accantonando il terzo incomodo che, a intervalli regolari, manifestava la sua presenza con colpi di tosse e finti starnuti. Taglia46 ha perso il senno per una femmina con la F maiuscola, di quelle che non si concedono quasi mai, ma che quando si danno,  ti fanno dimenticare le bollette, il lavoro che non gira, Capezzone alla tv, e pure gli avvisi di insolvenza di Equitalia. 
Lea è una "cana", è goffa, cieca ad un occhio e pure un po' sorda. Solitaria come un gatto e con l'agilità di Giuliano Ferrara, ha le orecchie sempre basse come chi è stato abbandonato per strada ma la coda che ogni tanto manifesta la sua presenza come chi, per strada, è stato raccolto e portato davanti un caminetto.
Lea e Taglia46 hanno provato l'immensità di qualcosa di più grande di loro e se fuori fossero arrivati gli alieni, se il mondo fosse stato inghiottito da un buco nero, se la più grande sciagura tra le sciagure si fosse abbattuta intorno a loro, fagocitando l'amico di Lea, le fettuccine, il caminetto che tanto a giugno non serve, non si sarebbero accorte di nulla, appagate e avvolte in un abbraccio stritolante.
Taglia46 non aveva  le farfalle nello stomaco esattamente da quattro mesi, e prima di quei quattro mesi il leggero ma tormentoso senso di nausea che solo loro sanno portare, non l'aveva più sentito da una decina d'anni.
L'amico di Lea dice che le farfalle nello stomaco o i bacarossi, si sentono una volta sola nella vita e che quando ti scendono giù giù (o i bacarossi o le farfalle, fa lo stesso) non hai scampo. Sei finito, caput, irrimediabilmente compromesso. Taglia46 ha obiettato che una volta è troppo poca, e l'amico di Lea, lasciandosi commuovere da tanta dolcezza,  ha cambiato verdetto "Si beh magari due, facciamo tre ma non di più, però calcola in una novantina d'anni". Io la mia terza possilità, quelle di corpo e anima,  me la sono giocata nel mio incontro con Lea, e anche se per la novantina mi manca un po', stando alle teorie di cui sopra, mi dovrò accontentare di un paio di criceti addormentati sotto la ruota, che quelli fanno poco casino.

P.s. Nonostante il sogno di stanotte di cui neanche Freud riuscirebbe a spiegare le cause, in cui un imbianchino triste le sorrideva e non parlava (come in una foto di De Gregori), Taglia46 ha lo sguardo ebete, la testa "sciacquata" e ha già telefonato per sapere come sta la sua nuova donatrice di farfalle, dopo l'incontro illuminante di ieri sera.

mercoledì 8 giugno 2011

Domenica 12 giugno: come quindici anni fa.

Compirono tutti diciotto anni  nel 1996, tranne me, ma fu in quell'anno che inaugurammo il nostro giro collettivo. C'era la pasionaria, con gli occhiali enormi e il viso perennemente affondato in un giornale più grande di lei; c'era il cinico che già non voleva credere più alla politica e sognava di viaggiare col suo cinquantino in giro per il mondo "per non dare più il resto a nessuno"; c'era il fotografo che, passo dopo passo, immortalò il gruppetto in pose da elettori modello, con un autoscatto destinato a tagliare teste; c'era la nottambula che a diciott'anni aveva pensieri pesanti che non la facevano dormire e la testa tra le nuvole. E poi  l'anno dopo, ci sarei stata anche io che mi sarei sentita investita, ogni volta, da un compito difficile e dal mal di pancia,  con un tremolio leggero nelle gambe misto all'ebbrezza sottile di poter decidere per me.
Appuntamento fisso per anni, davanti al bar di Sergio. Colazione e poi via per il nostro momento, il nostro gioco da grandi, ma di quei giochi  in cui ti porti sulle spalle tutto il peso del mondo, e non solo del tuo.
Erano tre le scuole in cui dovevamo votare. A turno aspettavamo fuori dal seggio il protagonista di quel momento e, all'uscita,  ci si diceva tutto, senza parlare,  con lo sguardo, convinti che  nessuno di noi avrebbe tradito i discorsi e gli ideali espressi fuori da quelle scatole troppo strette.

Dall'ultima volta che ci siamo incontrati tutti e cinque per andare a votare, sono passati otto anni. Abbiamo cambiato, vita, case e qualcuno di noi anche quartiere. Un breve giro di telefonate come chi non ha bisogno di troppe parole per intendersi e domenica 12 giugno, il fotografo ci porterà con la sua una macchina dove staremo stretti stretti, a fare il giro dei nostri seggi che non sono più quelli di tanti anni fa.
Io metterò quattro crocette sui sì e in questi giorni cercherò di tenere a bada il mal di stomaco che mi ha sorpreso con qualche giorno di anticipo...un po' per l'incertezza del dopo, un po' perchè non riesco a trattenere l'emozione di esercitare uno dei pochi diritti che mi rimane e di farlo nuovamente  insieme a loro.
Buon referendum a tutti.

domenica 5 giugno 2011

Come un Barbapapà qualsiasi...

Al pub, discorsi sui massimi sistemi tra l'Orco e Taglia46.

T46: "Oh, scolla gli occhi dal sedere di quella!"
O: "Non le sto guardando le chiappe...guardo l'insieme"
T46: "Mi stai dicendo che non sei più interessato a tette e culi?"
O: "No, è che ho capito una cosa fondamentale. Senza vestiti, siete tutte uguali"
T46: "Eh?"
O: "Si, fighe o no, dopo i 20, vi sfaldate tutte allo stesso modo, come i Barbapapà. Tanto vale non concentrarsi sui particolari..."
T46: "Te l'ho mai detto che sei una bestia?"
O: "Si, parecchie volte"

venerdì 3 giugno 2011

Appuntamenti poco sospirati. Part two.

Appena salita sulla bilancia, con gli occhi chiusi e i pensieri anneriti di colpo, sotto lo sguardo severo della dottoressa, Taglia46 ha sentito un frastuono metallico e ha visto precipitare sul suo piede destro la prima barra metallica del mostro pesatore che ha iniziato a dare i numeri e ha segnato con l'indicatore un soddisfascente 53.
"Cara Dott.ssa NonFarloMaiPiù,
 io lo giuro, non c'entro niente. Non gliel'ho rotto io l'arnese da un milione di dollari, ma glielo prometto, a quel numerino sulla bilancia ci arriverò, non so quando, non so bene come, ma non oggi che ho MammaMary che mi aspetta lì fuori con un pezzo di pizza rossa nascosto tra la frutta."