giovedì 28 aprile 2011

E' che io c'ho lo stomaco sensibile...

...io non lo voglio questo stomaco che mi ritrovo, io lo voglio barattare. Mi sento come Etan Hawke, giovane, giovane, in quel film dove gli avevano messo un cuore di scimmia perchè il suo  faceva le bizze e di meglio per il trapianto non avevano.Ma sempre cuore di Cita era.
Etan c'ha il cuore di scimmia, io c'ho lo stomaco di merda.
Ma io questo robo qui, incline agli ammutinamenti nati sotto-coperta, che mi impazzisce quando meno me lo aspetto, lo vorrei vendere a buon prezzo per poterne comprare uno un po' più saldo, uno stomaco che mi obbedisca, insomma.  Salta se mangio i broccoletti verdi, si rovescia se incontro la banalità, vortica quando mi accorgo di aver sbagliato con la mia solita presunzione di saper subodorare il bene in lontananza, si restringe appena il telecomando punta sul TG1, si ribella quando sorseggio acqua gassata con la cannuccia su un bancone alla moda, diventa marmoreo e livido se penso ai tre mesi senza i miei vizi e le mie virtù, cambia colore quando vedo il faccione di Capezzone alla tv. E' sempre e comunque più forte di me. Un po' stronzo, direi.

Aggiornamento: mi piace pensare che anche loro avessero lo stomaco poco trattabile: non risolve ma conforta! 
 I know it's over
and it never really began
but in my heart it was so real
and you even spoke to me and said:
"If you're so funny
then why are you on your own tonight?
and if you're so clever
then why are you on your own tonight?
if you're so very entertaining
then why are you on your own tonight?
if you're so very good looking
why do you sleep alone tonight?
I know because tonight is just like any other night
that's why you're on your own tonight
with your triumphs and your charms
while they are in each other's arms"
The Smiths. "I know it.s over"

martedì 26 aprile 2011

Guardali tutti...i lato-b più in carne del momento.

"La magrezza non è più di moda. Dalla famosa Jennifer Lopez all'insospettabile Scarlett Johansson, ma non solo, anche tante modelle o attrici che immaginiamo magre come Salma Hayek, hanno un lato-big, ovvero un sederone taglia 48... E piacciono per questo. GUARDALI TUTTI: http://affaritaliani.libero.it/coffeebreak/gran_sedere250411_mm_239835_mmc_1.html
Al momento, però, la "sederona" più gettonata è Beyonce. Tra l'altro, la cantante e suo marito, il rapper Jay-Z, sono stati invitati dal principe William e dalla sua fidanzata Kate Middleton per esibirsi durante il matrimonio dell'anno..."
http://affaritaliani.libero.it/coffeebreak/gran_sedere250411.html?refresh_ce


Se la Jennifer porta la 48, io porto la 56.......

martedì 19 aprile 2011

Azioni da evitare durante la prima settimana di dieta.

1) Uscire per tre sere consecutive con amici che, al telefono, esordiscono così: "Birretta stasera? Ti devo raccontare una cosa!" Sarà la primavera che porta novità: gli amici saranno diversi per ciascuna delle tre serate;
2) andare a correre alle sette di mattina per poi fermarsi a leggere il giornale nel bar sotto casa;
3) andare a fare la spesa e capitare, per caso, nell'unico supermercato della città che promuove "La settimana della cioccolata";
4) andare in videoteca in una serata "un po' così" e affittare proprio quel film visto tempo fa in un momento brillante e inattaccabile;
5) andare al cinema con un'amica/o ossessionata/o dai pop-corn e dalla Poca-cola;
6) cucinare vagonate di dolci con il proposito fermissimo di non assaggiarne neanche uno;
7) passeggiare per la città con un collezionista di sorprese di ovetti di cioccolato. Il collezionista in questione avrà dai cinque ai nove anni.

venerdì 15 aprile 2011

Simboli e falò.

Da L'Internazionale". Oroscopo di Rob Bresnzy (15-21 aprile 2011).

""La prossima potrebbe essere una buona settimana per accatastare i vecchi televisori che hai comprato per cinque dollari in un negozio dell’usato e passarci sopra con un bulldozer. Sarebbe anche un momento favorevole per accendere il fuoco in un camino e gettarci dentro le foto di tutte le persone apparentemente affascinanti delle quali eri infatuato ma che non meritavano il tuo amore intelligente. In altre parole, Vergine, è un momento perfetto per distruggere i simboli di tutte le cose che hanno prosciugato le tue energie e ti hanno impedito di andare avanti. Ci sono buone probabilità che questo scateni in te un sussulto di liberazione che innescherà ulteriori liberazioni nel corso delle prossime settimane."
Caro Rob, mi stai tentando di dire che dovrei bruciare, con un falò, il numero di telefono della Dott.ssa Nonfarlomaipiù??
O forse dovrei gettare nel fuoco anche il mio vecchio, caro cellulare che, da oggi, è ufficilamente impazzito ed è diventato autonomo??

lunedì 11 aprile 2011

"Non giocare a cricket col mio cuore". Esperimento poetico.

Qualche notte fa, mentre cercavo di alleviare l'astinenza da pane e marmellata passeggiando sul balcone di casa, mi è venuto in mente il titolo di una possibile poesia da scrivere: "Non giocare a cricket col mio cuore". Siccome di poesia, non ne ho mai composta una neanche per sbaglio, vi chiedo una mano. Collaboriamo, scriviamola insieme, o meglio fate voi, io ho già messo il titolo!

PALETTI e CONSIGLI:
1) è una poesia d'amour;
2) il tema è quello del gioco del cricket (se vi regge la pompa, leggete qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Cricket)
3) evitate le rime e date sfogo al verso libero (questo è il blog delle libertà);
4) se ve la sentite, siate auto-riferiti (voglio vita vissuta, storie vere, sudore e lacrime, emozioni alla De Filippi);
5) scrivete quello che vi viene in mente, senza troppi patemi d'animo: va bene una riga, vanno bene due parole, se non potete frenare la vostra vena, va bene una poesia intera;
6) non dovete necessariamente rendere conto a chi scrive prima di voi (anarchia!!);
7) cominciate dalla fine, cominciate dal centro o dall'inizio: avete carta bianca;
8) verranno accolte anche altre metafore sportive (...così poi apriamo una rubrica che si chiama "Non solo cricket");
9) non sono ammesse le porcate: perchè ricordatevi che il cricket si fonda sul fair-play;
10) siate romantici, siate pulp, siate minimalisti, etc, etc, siate quello che volete essere.
Voglio sentire le cervella che lavorano. Forza!
Buon momento poetico.
Taglia46

C'erano una giornalista e un endocrinologo...il giallo della cellulite.

Sono lieta di ospitare, nella mia piccola casa, questo divertente "pezzo" della giornalista e amica Johann Rossi Mason, a presentazione del libro "Cellulite stop", da lei scritto a quattro mani con l'endocrinologo, Dott. Antonio Stamegna....perchè la prova-costume si avvicina anche per l'indolente Taglia46.
"Panniculopatiaedemofibromatososclerotica, o PEFS o ancora meglio CEL-LU-LI-TE e qui ...mi sembra già di sentire il fatidico grido da film horror, che sommato a quello delle centinaia di donne che ce l'hanno e di quelle che non ce l'hanno ma credono di averla, si trasforma in  un urlo che, al confronto, Munch ha dipinto un muto.
Di questi tempi, all'inizio di aprile e sino a giugno, la salute mentale delle commesse dei negozi e quelle di intimo e costumi si corrobora con una doppia dose di ansiolitici: tutte ad affrontare le crisi di panico che si svolgono dentro e fuori i camerini. Stante la voglia di scoprirsi, togliere gli abiti lunghi e scuri e buttare alle ortiche i collant (contenitivi), si ha di primo acchitto la gradevole sorpresa.
Per otto lunghi mesi abbiamo evitato lo specchio a figura intera dopo la doccia, non ci siamo offerte nude, abbiamo temporeggiato adducendo come scusa la ritenzione idrica e la pasta e fagioli. Abbiamo rimosso e omesso. Ma la verità è lì, cruda e, purtroppo per noi, nuda: la cellulite dell'anno scorso è lì, non si è mossa, non se ne è andata, ha solo riposato al calduccio sotto gli abiti, si è snervata sotto i jeans stretti, ha preso volume e in alcuni casi da buccia di agrume ha assunto l'aspetto di materasso permaflex. E' lì, peggiorata da camerini con le luci sbagliate che dall'alto ti illuminano le curve in maniera impietosa, dalla pelle bianchiccia e segnata dagli elastici della lingerie.
Qualunque donna vacillerebbe di fronte a tale spettacolo, il problema non affrontato è ancora lì. Il peggiore degli incubi femminili.
La vedono come un fantasma anche quelle che hanno un po' di ciccia, ma per le quali la cellulite non è pervenuta, e se ne fanno poco una ragione le magre, che non hanno un filo di adipe ma i cuscinetti si, e sono lì beffardi.
Un esercito di donne dai 16 anni in poi che lottano faticosamente con l'equilibrio ormonale e si divincolano tra diete spesso sbagliate e creme non sempre efficaci. Col risultato non solo di non risolvere ma spesso di peggiorare, perchè quello che funziona per il grasso quasi mai è adatto alla cellulite.
Allora, per ovviare a questa catastrofe emotiva dell'altra metà del cielo e di un 10% di uomini che hanno la cellulite e che se ne fregano, una giornalista scientifica e un endocrinologo hanno deciso di  scrivere un libro, una lunga intervista sull'odioso rotolo, sulle sue cause, sull'assetto ormonale femminile e sugli errori più comuni: Antonio Stamegna, l'endocrinologo estetico noto a Roma come il "guru della cellulite" e la giornalista scientifica Johann Rossi Mason per 16 anni sulle pagine di "Repubblica. Supplemento salute", hanno realizzato una lunga interviste che è diventata un libro "Cellulite stop".  Per comprendere appieno il meccanismo con il quale la cellulite si forma e quindi  intraprendere le azioni per diminuirne l'impatto e migliorarne l'aspetto. Una guerra da combattere su più fronti con diete, tra cui la nuovissima 'cronometabolica', l'esercizio fisico e i trattamenti più adatti per ciascun tipo di cellulite. Già perchè le forme non sono tutte uguali, chi ha molto grasso, chi ritiene i liquidi, chi invece ha un problema di circolazione:  ed è fondamentale essere a conoscenza che  per ciascuna tipologia esiste un approccio diversificato. Verità sulle creme cosmetiche e sui farmaci, ma anche una panoramica sui luoghi comuni più diffusi che nel testo, costruito come un libro giallo, solo alla fine svela il colpevole degli odiati cuscinetti."
"Cellulite Stop" , ed. L'Airone, 2011, € 12.00

domenica 10 aprile 2011

Sarà sereno?

Sarà che la primavera è arrivata da un po' prepotente ma leggera, sarà che ritrovarsi in una piazza ad unire diritti e fatiche  instilla speranza e coraggio, sarà che il ricordo di quei due libri scambiati alla fermata della metro è come una piccola scheggia conficcata sotto un'unghia e non si toglie, sarà che il terzo giorno di dieta con le sue ristrettezze e i suoi propositi è stancante e minaccioso, sarà che mi mancano le risate di pancia di questi ultimi due mesi, sarà che i conti non tornano mai, sarà che la stanchezza da muso duro inizia a farsi sentire chè l'anno nuovo è già a metà, sarà la capacità di entusiasmarsi per poco o niente, sarà l'allegria travolgente e contagiosa degli adolescenti e dei piccoli della mia casa, sarà che l'obiettivo di una taglia in meno non appare più così distante e irraggiungibile, sarà che tra un'ora mi aspettano giochi e voci sottili in mezzo ad un prato per la festa di uno splendido seienne, sarà che pagherei tutto il denaro che ho, anche se poco, per quel caffè mai preso, ma un misto impalpabile di malinconia e serenità, difficile da equilibrare, mi sta accompagnando in questa domenica di aprile.

venerdì 8 aprile 2011

"Ce la faranno i nostri eroi?"

Taglia46 ha, irrimediabilmente, maturato nella notte la decisione di affrontare nuovamente una dieta dimagrante senza scorciatoie, senza rimorsi facili per cioccolata e affini, senza cedimenti negli attimi insopportabili, senza "inizio da lunedì", senza "che sarà mai?!"....chè fino ad ora un po' ha scherzato. Obiettivo: -10Kg entro quattro mesi.
Visto che nella notte le decisioni importanti non si risparmiano mai, tra un brusco risveglio e un bicchier d'acqua, avrebbe anche deciso di smettere di fumare....ma questa è un'altra storia!
Mammamary, il Capofamiglia, le Piccoledonne e tutti gli altri del baraccone, sono gentilmente invitati a collaborare.
Che la salita abbia inizio!

lunedì 4 aprile 2011

I 10 esercizi d'oro per dimagrire davvero: li ho provati per voi.

Parliamoci chiaro: io non ho un cattivo rapporto con lo sport; è solo che entrambi (io e lo sport, off course) non sentiamo il bisogno di incontrarci. Ma, ogni tanto, la cattiva coscienza di una ex taglia48/50 fa risvegliare sensi di colpa e paturnie che impongono al corpo estenuanti (ma non troppo) sedute di ginnastica domestica. Cercando in rete, tra gli innumerevoli rimedi per un corpo invidiabile, mi sono imbattuta nei dieci esercizi per "dimagrire davvero". Vediamoli insieme:

le flessioni non potevano mancare e non starò qui a spiegarvi come si fanno, ma Dio solo sa perché spesso, in rete, siano abbinate a foto di persone in guanti e cappotto che svolgono gli esercizi tra gli scaffali di un supermercato; spero che non sia l’unico luogo il cui dimagrimento da piegamento sia garantito, perché io ho qualche problema con le folle del sabato pomeriggio (l’unico momento causa lavoro, in cui posso andare a fare la spesa), soprattutto mentre faccio le flessioni.

Passiamo allo squat,  a detta dei relatori, manosanta per sederi e cosce grasse: "In piedi con le mani dietro la testa, il petto in fuori ed i gomiti verso l’esterno. Piegate le ginocchia abbassandovi quanto più possibile, senza perdere l’arco naturale della spina dorsale.Contraete i glutei e ritornate alla posizione iniziale."
Niente da eccepire sulla dinamica e sull'effetto asciuga-ciccia, ma l'ultima volta che l'ho provato, m'hanno dovuto ritirare su in tre.

Durante il Pull-Up, bisogna "impugnare una spessa sbarra tenendo le mani in modo da mantenere la larghezza delle spalle ed i palmi rivolti verso di voi. Portate il mento fin sopra la sbarra dopodichè riportatevi con il corpo verso il basso."
Ho parlato con Papamagro che si sta già adoperando per murare una sbarra tra gli stipiti della porta del corridoio di casa. Chiunque volesse passare di qui, tra una settimana circa,  potrà mostrarmi le proprie performances. Prometto che mi asterrò dal mostrare le mie.

Step-up "Mettete un piede su un gradino e fate pressione con il tallone in modo da sollevare in alto l’altra gamba. Ritornate dunque alla posizione di partenza e concludete tutte la serie con una gamba prima di ripetere l’esercizio con l’altra gamba."
Ogni volta che ho provato a fare una cosa del genere per le scale del mio palazzo, si è puntualmente manifestato l'inquilino del piano di sopra (vedi http://taglia46.blogspot.com/2011/03/veglieremo-su-di-voinella-buona-e-nella.html);
"Assumete una posizione simile a quella delle flessioni, con i gomiti sotto le spalle. Sollevatevi lentamente sui gomiti e mantenete questa posizione per 30 secondi, fate una pausa e poi ripetete."
Sembrerebbe invece che il plank "produca la stessa quantità di sudore espulsa durante un colloquio di lavoro"...il che visti gli innumerevoli colloqui di lavoro a  cui sono sottoposta in questo tempo di magra (e non è una battuta!), mi fa un po' paura.

Stacco rumeno: "in piedi, mantenere i piedi ad una distanza leggermente superiore rispetto alla larghezza delle spalle. Sollevare un piede dietro di voi, leggermente sopra il pavimento. Contrarre i glutei, rinforzare gli addominali, e mantenere il normale arco della spina dorsale. Concentratevi sull’equilibrio, abbassatevi fin quando il tronco non sia parallelo al pavimento. Avviare il movimento spingendo i fianchi indietro. Ritornare dunque alla posizione di partenza."
Faticoso ma relativamente semplice, non è dato sapere perchè questo esercizio si chiami così. Ce ne faremo una ragione.

T Push upAppoggiare le mani sul pavimento ad una distanza pari alla larghezza delle spalle, fare una flessione. Quando le braccia sono completamente distese sollevare la mano destra e ruotare in modo da alzare il braccio destro verso l’alto così che il corpo assuma una forma a T. Riportare la mano sul pavimento. Fare quindi un ulteriore flessione lavorando sul lato sinistro.
Referto di Pronto Soccorso: tre costole incrinate. Sconsigliato l'uso a chi ha la mia stessa elasticità.

 "Appoggiare la schiena contro una parete e tenere i piedi a 15 cm di distanza dal muro. Bloccare le mani dietro la testa: mantenendo spalle, gomiti e polsi in contatto con la parete, far scivolare le braccia lungo il muro e portare i gomiti sino ai fianchi. Ritornare infine alla posizione di partenza."
Visto che lo stick-up "è un esercizio difficile che stimola il sistema nervoso centrale a bruciare calorie supplementari.", non si può fare se non dopo aver mangiato una busta di patatine fritte, pena lo svenimento raso muro.  Converrete con me che l'effetto venga così annullato nel giro di un minuto. Andiamo avanti:

 V-up: "Sdraiarsi sulla schiena con le gambe dritte. Tenere le braccia distese sopra il petto e con le dita rivolte verso il muro dietro di sè. Contraendo i muscoli addominali, piegare il corpo verso l’alto, sollevare le gambe dal pavimento e stendere le braccia verso le dita dei piedi. Tenere la schiena diritta e dunque ritornare alla posizione di partenza."
Oltre che con i supermercati affollati, ho qualche problema anche con questo esercizio. Per la salvaguardia della mia salute mentale, provate a farlo seguendo alla lettera le indicazioni e poi ditemi dove devo mettere le mani e dove devo allungare le dita (possibilmente, senza fare gli spiritosi!)

Shoulde press Push up: "Poggiare i piedi su una panchina e tenere le mani sul pavimento ad una distanza corrispodente alla larghezza delle spalle. Mantenere i fianchi in aria,cercando di mantenersi in posizione verticale. Abbassare lentamente la testa sul pavimento. Fare una pausa e poi darsi una spinta con le spalle e i tricipiti in modo da ritornare nella posizione di partenza."
Come per la sbarra di cui sopra, ho dovuto chiedere aiuto a Papamagro che si è visto costretto a prelevare una panchina nel parco sotto casa. Ci siamo ripromessi di restituirla al luogo d'origine, al sopraggiungimento della mia taglia44...

sabato 2 aprile 2011

Rob, te lo chiedo per favore.

Da "L'Internazionale". Oroscopo di Rob Bresnzy.

"Secondo la mia analisi dei presagi astrali, è più probabile del solito che tu sia osservato da ammiratori segreti, futuri aiutanti, stranieri interessanti, e dal tuo angelo custode."

Rob, per cortesia, non ti ci mettere anche tu:  io con gli  angeli custodi ho un conto aperto visto che i  miei solitamente si suicidano!!!

Alcune delle mie donne...

LaMora e Taglia46 si sono conosciute ventitrè anni fa quando, in preda alle convulsioni sportive dell'età, si sono trovate a scambiarsi spintoni e chiacchiere su una scalcinata pista di pattinaggio di un quartiere ancora più scalcinato. Hanno conosciuto insieme la vergogna di inizio adolescenza mentre al saggio di fine anno la Mora, travestita da farfalla, se ne andava in giro sui pattini con un'ala spezzata raffazzonata da chilometri di scotch e Taglia46 era un piccolo Pinocchio con un cappello troppo grande, calato pericolosamente sugli occhi. Si ritrovano da allora, puntualmente, una volta all' anno sedute ad un tavolo a raccontarsi storie, a ridere, rigorosamente davanti ad un'insalata ed uno Jocca light a dimostrazione che, perversioni alimentari a parte,  niente è cambiato da Pinocchio e la Farfalla.
LaBionda è la donna che Taglia46 vorrebbe diventare: nel gioco degli animali è una giraffa con gli occhi grandi e la capacità silenziosa di guardare il mondo avvolgendolo da lassù ma senza mai lasciare che i piedi si sollevino da terra; è green e solidale con il mondo, mi piacerebbe che il mondo facesse altrettanto con lei. Ha un ometto vicino a cui sta insegnando la vita e pare che ci riesca molto bene, anche se a  volte la stanchezza e i dubbi fanno vacillare anche i condottieri. Taglia46 e LaBionda si sono conosciute anni fa nel curioso marasma di un posto di lavoro dove ci si illudeva di cambiare il mondo: lei lì ci è rimasta e ogni tanto sogna di scrollarsi di dosso le responsabilità di un lavoro senza "umani", ma quando lo dice sa anche lei che non riuscirebbe a fare a meno di tutto questo. 
L'Infermiera ha una passione sfrenata per i marrons glaceès e per i romanzi di Stephen King che sa che non la faranno dormire, un amore senza tempo per suo figlio geniale e pazzarello che spesso guarda da lontano, sospirando, con la devozione e il batticuore con cui si scruterebbe di nascosto il primo amore. Ha la forza di mille carri-armati e la dolcezza di una pasta al cioccolato. L'Infermiera a 15 anni pensava che Claudio Baglioni fosse l'unico uomo al mondo degno di essere amato e rispettato e, al buio di una cameretta condivisa, cantava sottovoce canzoni strappa-lacrime a chi ancora non sapeva niente dell'amore e degli influssi nefasti che ogni tanto si porta dietro.