sabato 2 aprile 2011

Alcune delle mie donne...

LaMora e Taglia46 si sono conosciute ventitrè anni fa quando, in preda alle convulsioni sportive dell'età, si sono trovate a scambiarsi spintoni e chiacchiere su una scalcinata pista di pattinaggio di un quartiere ancora più scalcinato. Hanno conosciuto insieme la vergogna di inizio adolescenza mentre al saggio di fine anno la Mora, travestita da farfalla, se ne andava in giro sui pattini con un'ala spezzata raffazzonata da chilometri di scotch e Taglia46 era un piccolo Pinocchio con un cappello troppo grande, calato pericolosamente sugli occhi. Si ritrovano da allora, puntualmente, una volta all' anno sedute ad un tavolo a raccontarsi storie, a ridere, rigorosamente davanti ad un'insalata ed uno Jocca light a dimostrazione che, perversioni alimentari a parte,  niente è cambiato da Pinocchio e la Farfalla.
LaBionda è la donna che Taglia46 vorrebbe diventare: nel gioco degli animali è una giraffa con gli occhi grandi e la capacità silenziosa di guardare il mondo avvolgendolo da lassù ma senza mai lasciare che i piedi si sollevino da terra; è green e solidale con il mondo, mi piacerebbe che il mondo facesse altrettanto con lei. Ha un ometto vicino a cui sta insegnando la vita e pare che ci riesca molto bene, anche se a  volte la stanchezza e i dubbi fanno vacillare anche i condottieri. Taglia46 e LaBionda si sono conosciute anni fa nel curioso marasma di un posto di lavoro dove ci si illudeva di cambiare il mondo: lei lì ci è rimasta e ogni tanto sogna di scrollarsi di dosso le responsabilità di un lavoro senza "umani", ma quando lo dice sa anche lei che non riuscirebbe a fare a meno di tutto questo. 
L'Infermiera ha una passione sfrenata per i marrons glaceès e per i romanzi di Stephen King che sa che non la faranno dormire, un amore senza tempo per suo figlio geniale e pazzarello che spesso guarda da lontano, sospirando, con la devozione e il batticuore con cui si scruterebbe di nascosto il primo amore. Ha la forza di mille carri-armati e la dolcezza di una pasta al cioccolato. L'Infermiera a 15 anni pensava che Claudio Baglioni fosse l'unico uomo al mondo degno di essere amato e rispettato e, al buio di una cameretta condivisa, cantava sottovoce canzoni strappa-lacrime a chi ancora non sapeva niente dell'amore e degli influssi nefasti che ogni tanto si porta dietro. 

3 commenti:

  1. acc mi accorgo solo ora che il mio commento si è perso...lo riprendo.
    Ebbene si questa volta mi hai fatta commuovere e sai che non è facile!!! grazie grazie grazie di questi pensieri e della giraffa...
    solo una cosa IO SONO CASTANA!

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  2. Uffa Mosquito, lo so che sei castana...ma me le vuoi riconoscere le licenze poetiche??

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  3. A vollte può essere facile far sembrare agli altri di essere forte ed altre ancora puoi addirittura crederci. Ma ci sono momenti in cui vedi le tue certezze vacillare. E allora non puoi che guardarti intorno ed apprezzare tutto ciò che la vita di bello ti ha dato. E diventa fantastico farsi scaldare dai raggi del sole, amare il tuo lavoro,cantare a squarciagola(ma solo in macchina) le canzoni preferite,pulire la casa che hai tanto desiderato, pensare alle persone che ami e sorridere dei loro difetti(ma soprattutto dei tuoi),avere una sorella un pò pazza. Guardare tuo figlio mentre dorme ed aspirare fino ad inebriarti il suo profumo, respirare il suo respiro......Fiera e felice di essere una delle tue donne!l'infermiera

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Larga la foglia, stretta la via, dite la vostra che io ho detto la mia...